Juvenile Sex Offenders: Dalla Ricerca al Trattamento

Primi dati di una ricerca nella Regione Puglia

Bari, 9 ottobre 2015 (ore 9-18)

Facoltà Scuola di Medicina Università degli Studi A.Moro Bari (Aula De Benedictis)

Il periodo tra i 14 e i 18 anni rappresenta una fase importante nella vita di un giovane, perché segna il passaggio dall’infanzia all’età adulta. In questo periodo, o anche più precocemente,   generalmente i minori vivono i loro primi rapporti di coppia e le loro prime esperienze sessuali. Come per gli adulti, ma con modalità, forme espressive, comportamenti, differenti, anche nel periodo adolescenziale, l’esercizio dell’affettività  della sessualità, può divenire reato. Se è più semplice immaginare ciò per gli adulti, una maggiore complessità e difficile decifrabilità del fenomeno ” abuso sessuale”, attiene l’esperienza dei comportamenti sessualmente violenti in adolescenza. I juvenile sex offenders, rappresentano una popolazione eterogenea che va dall’insufficiente mentale che reperisce un oggetto sessuale più vulnerabile di lui, al ragazzo apparentemente adeguato che però si lascia coinvolgere e partecipa ad una  violenza o  stupro di gruppo, a situazioni che sembrano avere inizio come ” un gioco adolescenziale” e poi assumono i profili del comportamento penalmente rilevante, alle situazione in cui franca ed evidente appare la psicopatologia degli autori e a volte anche delle vittime. Il seminario che presentiamo vuole essere una occasione per presentare i primi dati di una complessa ricerca che ha visto coinvolti ricercatori di tre sezioni universitarie della Facoltà Scuola di Medicina della Università di Bari ( Criminologia e Psicopatologia Forense, Psichiatria e Neuropsichiatria Infantile), in stretta collaborazione e sinergia con il Centro di Giustizia Minorile della Regione Puglia che ha fornito un contributo notevole ed indispensabile per il reclutamento dei soggetti da esaminare. Ma l’iniziativa vuole essere una occasione concreta di confronto tra studiosi, ricercatori provenienti anche da altre Università ed  esperti di tale complesso fenomeno e tra  operatori del mondo della Criminologia e della Psichiatria Forense, della Clinica e della Giustizia Minorile, impegnati non solo nell’aspetto valutativo ma anche in quello rieducativo-trattamentale, nonchè delle decisioni giudiziarie da adottare nei confronti dei minori che si rendono responsabili di questo particolare e oltremodo complesso tipo di reato.
 
 
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