Silvio Ciappi, Ed. Rubbettino, 2010.
Cogne, Novi Ligure, Perugia, Erba e tanti altri luoghi dell’orrore. C’è chi uccide perché vuole uccidere.
Nessuna apparente ragione, se non la voglia di uccidere.
E poi, ancora, stana e croci celtiche, il carcere, la vendetta e la voglia di sicurezza, le vite di scarto dei migranti e le nostre fragilità, in una società dove è facilissimo diventare cattivi.
Tutto ciò fa parte del volto irrazionale della vita come lo specchio ambiguo di un’opera d’arte.
è come un’esplosione di atomi cattivi, di delitti del niente, di sangue che non si ferma.
Il vuoto è ormai alle nostre spalle. è dietro di noi.
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