A cura di Fabio Colaiuda Contributi di Pierpaolo De Pasquale, Francesca De Rinaldis, Maurizio De Santis, Paola Massaro, Jacopo Pastore, Gloriana Rescigno. Società Editrice Universo, Roma, 2022.
Ad oltre 50 anni di distanza dal lontano agosto 1968, quando iniziò a sparare la tristemente famosa pistola Beretta calibro 22 LR, l’interesse per i delitti del Mostro di Firenze non si è mai sopito. L’idea di scrivere un libro sul Mostro di Firenze non è quindi una novità. Quello che invece è “nuovo” è l’approccio metodologico, che caratterizza il paradigma del lavoro con il quale è stata affrontata l’analisi della serie omicidiaria, unica nel suo genere nel panorama criminologico italiano, “anatomizzata” attraverso una minuziosa attività di studio e di ricerca, condotta sugli atti ufficiali delle indagini e sui fascicoli processuali, anche attraverso i sopralluoghi sulle scene degli omicidi per la verifica, a distanza di anni, delle ipotesi di lavoro di volta in volta nuove ed aggiornate, nella convinzione che la scena del crimine continui a “parlare”, anche a distanza di tempo.
Uno degli spunti che hanno dato impulso alla realizzazione di un lavoro che affrontasse, in modo organico, la serie omicidiaria è stato il Seminario di studio per Professori in Scienze criminologiche e psichiatrico-forensi sul “Mostro di Firenze”, organizzato nel marzo 2015 dalla Società Italiana di Criminologia, al quale intervennero, nella qualità di relatori, il Dott. Ruggero Perugini, già coordinatore della Squadra Anti Mostro (SAM) dal 1986 al 1992 ed il Prof. Ivan Galliani, componente dell’equipe del Prof. Francesco De Fazio e co-autore della “Indagine peritale criminalistica e criminologica in tema di ricostruzione della dinamica materiale e psicologica di delitti ad opera d’ignoti verificatisi in Firenze nel periodo dal 21 agosto 1968 al 29 luglio 1984” e della successiva “Indagine peritale medico-legale e criminologica in ordine alla valutazione della dinamica materiale e psicologica del duplice omicidio ad opera di ignoti verificatosi in Firenze tra il 7 e l’8 settembre 1985”.
Il libro non si limita alla cronaca descrittiva dei delitti, ma è espressione di una ricerca di ampia portata, in ossequio ai principi della interdisciplinarietà e della multidisciplinarietà, propri delle Scienze Forensi. Il volume affronta infatti l’analisi del duplice omicidio del 1968
sotto un profilo socio-criminologico, fornisce una puntuale ricostruzione dei delitti sulla base delle risultanze documentali, introduce un innovativo strumento di indagine nello studio delle scene del crimine attraverso l’analisi geospaziale del territorio di interesse, analizza la serie omicidiaria focalizzando gli aspetti relativi al criminal profiling e al geographical profiling, ripercorre la storia giudiziaria relativa alla c.d. “pista sarda”. Infine, propone in appendice una nuova ipotesi di studio.
Si tratta quindi di una ricerca scientifica improntata al rispetto del rigorismo obiettivo, che vuol essere utile supporto per tutti coloro che intendano dedicarsi allo studio dei delitti del Mostro di Firenze.
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