Il futuro tra noi. Aspetti etici, giuridici e medico-legali della neuroetica

Copertina Libro: Il futuro tra noi

Il futuro tra noi
Aspetti etici, giuridici e medico-legali della neuroetica

M.G. Ruberto, C. Barbieri, Ed. Franco Angeli, Milano, 2011.

Il crescente progresso tecnologico ha permesso di acquisire conoscenze fondamentali sul funzionamento dell’encefalo, al punto che le moderne tecniche di neuroimaging (TC, RMN, SPECT, PET, fRM, etc.) vengono utilizzate non solo a scopi di ricerca – in neurologia, in psicologia e in psichiatria – ma anche per finalità diagnostico-terapeutiche. In sede clinica, quindi, è innegabile il valore dell’apporto conoscitivo e dell’applicazione empirica di tali metodiche.
Tutto ciò ha posto però il problema dell’utilizzo, anche in ambito medico-legale, delle tecniche di neuroimaging, nell’ipotesi che l’impiego delle stesse a scopi valutativi possa rendere più oggettivo il giudizio finale.

In realtà, considerando sia la tipologia che la finalità della valutazione psichiatrico-forense, l’oggettività del giudizio conclusivo è garantita dalla corretta applicazione della metodologia medico-legale, cioè di quella procedura conoscitiva tanto più scientifica, quanto più rigorosa nella correlazione delle acquisizioni tecniche ai costrutti normativi di riferimento.
In questa prospettiva, il contributo delle Neuroscienze può essere utilizzabile soltanto nella misura in cui può fornire informazioni cliniche più approfondite, da integrarsi sempre e comunque nella predetta metodologia valutativa.
Quindi, l’utilizzo di qualsivoglia tecnologia, pur idonea a produrre maggiori e migliori conoscenze scientifiche, può considerarsi solo preliminare alla corretta applicazione di un metodo che, nella disamina dell’uomo di fronte alla legge, almeno allo stato attuale, si configura come insostituibile.

Scheda Editoriale

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